La Galleria nacque nel 1925 con la finalità di promuovere l’arte contemporanea specificatamente e, almeno inizialmente, limitatamente agli artisti locali.
L’attività di raccolta era, peraltro, iniziata diversi anni prima, a partire dal 1883, con l’acquisto di opere di arte contemporanea da parte del Comune di Roma.
Quando nel 1913 il Comune di Roma ricevette in dono un’opera in bronzo di Rodin, la sistemazione delle varie opere acquisite fino ad allora, impose la costituzione di una Galleria d’arte contemporanea a Roma.
Alla sua fondazione nel 1925, la sede espositiva della collezione era a Palazzo Caffarelli, in Campidoglio.
Nel 1931 la galleria assunse il nome di Galleria Mussolini ed era allora composta da un buon numero di opere particolarmente rappresentative dell’arte italiana del secolo precedente.
Nel 1938, tuttavia, la galleria d’arte contemporanea viene chiusa e le sue opere trasferite alla Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea per essere, successivamente, riaperta nel 1949 con sede espositiva presso Palazzo Braschi.
E’ proprio a partire dagli anni ’30 che la collezione si arricchì con acquisizioni di opere contemporanee di straordinario valore artistico.
Entrarono così a far parte della collezione dipinti di Giorgio de Chirico, Mario Mafai, Scipione, Gino Severini, Giorgio Morandi, Giuseppe Capogrossi, Afro, Alberto Savinio, Carlo Carrà, Mario Sironi e, tra gli scultori, opere di Arturo Martini, Marino Marini, Giacomo Manzù.
Le acquisizioni progressive di pezzi, ingrandirono la raccolta in modo tale da rendere necessaria una nuova collocazione.
Così, ancora nel 1963, buona parte delle opere della Galleria Comunale furono trasferite presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, dove rimasero sino al 1981.
I continui trasferimenti depauperarono la raccolta di opere sino agli anni ’90 quando fu deciso il riordino ed il recupero della collezione.
Nel 1989 l’ Amministrazione Comunale stabilì che la sede permanente della Galleria d’arte contemporanea di Roma dovesse essere nell’ex stabilimento Peroni di via Reggio Emilia, opportunamente ristrutturato, stabilendo nel contempo la sede di via Crispi, presso l’ex convento delle Carmelitane, quale sede temporanea per il periodo necessario alla ristrutturazione dello stabilimento.
Tale sede viene inaugurata nel 1995.
La prima fase di ristrutturazione dell’ex stabilimento Peroni si concluse nel 1999 e conseguentemente la nuova sede venne inaugurata restando però esclusivamente sede di uffici e di spazi espositivi per mostre di breve periodo, mentre le opere della collezione restano esposte nella sede di via Crispi.
Chiusa nel 2003 per lavori di ristrutturazione e adeguamento, fu riaperta solamente il 19 Novembre 2011.
L’ex convento, sede dell’ordine delle Carmelitane Scalze, si trova nel centro storico, a pochi metri da Trinità di Monti.
Fu costruito alla fine del XVI secolo, annesso alla chiesa cinquecentesca di S. Giuseppe a Capo le Case.
La Galleria è disposta su tre piani fuori terra.
Al piano terra troviamo sculture dei primi anni del Novecento, mentre le altre opere sono esposte nei piani superiori.
Complessivamente le opere della collezione sono circa 3.000 delle quali poco più di 100 sono in esposizione nelle sale del museo.
La Galleria oggi fa parte del Sistema Musei di Roma Capitale