Nata in Romagna da genitori istriani, si è laureata in Lettere Classiche a Bologna. Ha insegnato Lettere, è pubblicista e ha svolto una ventennale attività culturale nell’associazione Coordinamento Adriatico di cui è stata vicepresidente, promuovendo eventi, partecipando a convegni e pubblicando articoli di attualità, storia, arte, geopolitica in riferimento all’Adriatico Orientale. Ha partecipato al Convegno internazionale di Trieste sull’Esodo giuliano-dalmata nella letteratura (febbraio-marzo 2013), trattando proprio il tema della scrittura al femminile. Il suo intervento si può leggere negli Atti del convegno stesso.
Articoli su riviste
“Histria terra: il valore della memoria” ( pagg 257-274) Su “Federalismo e libertà”, anno sette ( maggio-agosto 2000) Edizioni il Fenicottero;
“L’esodo giuliano nella scrittura al femminile” su ATTI del Convegno internazionale di Trieste “L’esodo giuliano-dalmata nella letteratura”, F. Serra Editore, 2014 ( pagg.262-267).
Sul Sito online di Coordinamento Adriatico: Storia dell’Istria ( Protostoria, Istria Romana, Alto Medioevo, l’Istria nel Regno Italico, Il Leone di S. Marco, L’Ottocento austriaco) corredata da documenti non facilmente reperibili.
Collaborazione continua dal 1995 al 2016 alla redazione di articoli su storia, toponomastica, attualità, cultura delle terre dell’Adriatico orientale nel Bollettino di Coordinamento Adriatico.
INTERVENTI VARI
Relazione su “Andrea Antico da Montona” al Primo Congresso mondiale degli istriani, Pola (Istria), aprile 1995.
Intervento con Gregorio Scalise, Alberto Sermoneta, Sergio Dalla Val su “Fiume, Gerusalemme, New York” al Palazzo della Provincia di Bologna, il 7 febbraio 2002, con la partecipazione di Silvia Kramar.
“L’identità istriana nella memoria degli esuli e nella vita dei rimasti” con Anna Maria Mori, Sergio Dalla Val e Giuseppe de Vergottini alla Sala dello Zodiaco nel Palazzo della Provincia di Bologna, 23 ottobre 2006.
Partecipazione alla Tavola rotonda durante le manifestazioni de “La Bancarella” di Trieste 2007, salone del libro dell’Adriatico orientale, insieme a Giovanni Radossi, direttore del centro Ricerche storiche di Rovigno e Grazia Tatò, direttrice dell’Archivio di Stato di Trieste.
Il romanzo storico narra le vicissitudini sentimentali di una giovane coppia in Ungheria, occupata dai Sovietici nella Rivoluzione del 1956. La protagonista, Cecilia è una studentessa italiana della buona borghesia il cui destino cambia inesorabilmente in terra d’Ungheria, nell’impatto con la realtà dell’oppressione comunista di regime.
A farla maturare contribuisce il difficile rapporto d’amore con il giovane ed ombroso Màtyàs il quale mal sopporta la sua triste condizione di prigioniero in patria e appare ferito nell’anima a causa delle dolorose esperienze vissute ne l suo paese.
Il romanzo è stato scelto dal Consolato onorario d’Ungheria per l’Emilia Romagna per la Commemorazione della Rivoluzione ungherese, svoltasi alla Cappella Farnese di palazzo D’Accursio di Bologna nell’ottobre del 2017 ed è stato in esposizione al Salone del Libro di Torino dal 10 al 14 maggio 2018 nello stand degli Autori Youcanprint.
Il primo romanzo dell’autrice nato nel 2014 e pubblicato da Edihouse è incentrato sul tema della ricerca d’identità e delle proprie radici.
Due giovani protagoniste Beatrice ed Alessandra: entrambe s’innamorano di uno straniero in terra d’Istria, in realtà un nemico, che le affascina con il suo mistero. Sullo sfondo le vicende storiche dell’Istria durante l’epoca di Tito e durante l’esodo dei fuggitivi dalle tragiche vicende di Capodistria.