L’arte può contribuire a difendere il pianeta dal degrado e dalla trascuratezza in cui l’umanità lo sottopone ormai da molto tempo?
Nei centri urbani e nelle grandi metropoli la vita corre veloce: grattacieli giganteschi che svettano alla conquista alta dell’etere ma consumano energia elettrica 24 ore su 24 per restare illuminati anche di notte, auto e moto che sfrecciano controvento. Intanto nelle periferie industriali si emettono fumi di scarto dalle lavorazioni delle materie d’uso, si sversano liquami che spesso finiscono nelle acque dei fiumi. Nel frattempo nelle foreste amazzoniche si tagliano piante, a tutto spiano, per fare posto a grandi distese di coltivazioni o allevamenti per la produzione da consumo.
I disastri ambientali che si stanno attuando, soprattutto a causa o dell’uomo, sono evidenti; molte tipologie arboree stanno scomparendo e altre infestanti stanno prendendo il loro posto, mettendo a dura prova la biodiversità delle specie. Ormai non si può più negare.
Da questa problematica d’ importanza assai rilevante, da parte di un gruppo di artisti, tra cui l’ideatore, il pittore Eroif Danilo Fiore, è stato organizzato l’ allestimento di una mostra che promuove proprio la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità. La mostra ha sede presso l’Associazione Arte e Cultura La Corte di Felsina, di Bologna, attorno a cui, da molti anni, gravitano parecchi artisti, pittori, scultori e anche scrittori.
Gru coronata nelle stagioni. Opera di Eroif
L’arte contemporanea, ormai da vari decenni, affianca il problema della difesa dell’ambiente: nel 2020, per esempio, gallerie importanti newyorkesi si si sono interessate concretamente, a porsi degli obiettivi fondamentali: valutare l’impatto ambientale e le abitudini messe in atto nelle loro attività, per essere e più attenti al clima.
Molti artisti, in questi anni, hanno cominciato a creare installazioni ed architetture in scala ridotta, utilizzando elementi naturali come rami secchi di piante, semi, pietre naturali e così via.
E’ un modo per dare speranza a ciò che oggi è minacciato dal cambiamento climatico e dall’inquinamento ambientale ed è anche un un modo per cercare di impostare le basi per il futuro, per nuove crescite, per un rinnovamento, per far comprendere l’importanza della biodiversità, come pure la necessità di preservare le api che impollinano i fiori; oggi purtroppo questi preziosi insetti stanno scomparendo a causa dei pesticidi che, spesso, si usano per le coltivazioni dei terreni.
L’arte può essere un vero e proprio strumento di cambiamento, può aprire la strada verso la direzione della conservazione ambientale e lo può fare attraverso le opere di pittori, scultori, performers, artisti digitali, fotografi, i quali hanno la grande forza di riuscire a comunicare visivamente, tutti questi concetti.
Un esempio importante viene dall’arte del riciclo, la quale esprime negli oggetti e nei materiali riutilizzati, un nuovo fermento di idee.
L’arte come flusso di idee a favore dell’ambiente.
Già molti anni or sono, la corrente della
Tresh Art si prese in carico questo tipo di impegno. I primi sono stati Marcel Duchamp e Alberto Manzoni che hanno introdotto oggetti d’uso comune nelle loro creazioni, inventando così i cosiddetti “ready-made” che conferiva una nuova utilità ai materiali.
Anche artisti come Rotella e Arman polemizzano contro il consumismo con le loro “accumulazioni” e per i loro “assemblaggi” realizzati attraverso l’uso di materiali di riciclo, come strappi di poster, stoffe, ecc.
Viva America, 1963 Mimmo Rotella Collezione privata
Questa corrente vuole spiegare come sia possibile utilizzare materiali obsoleti per realizzare opere di grande valore.
Gli artisti che praticano la Trash o Waste Art. cercano di abbattere l’ideologia dell’ “usa e getta”, evidenziando che ogni oggetto può essere usato e ri/usato in vari settori per incentivare, come accade nell’arte, la creatività.
Proprio per ribadire tali concetti, dal 20 al 28 maggio 2023 La Corte di Felsina Associazione Arte e Cultura presenta la mostra d’arte visiva
COME NATURA CREA, L’UOMO CONSERVI!
Con il patrocinio di DIVERDEINVERDE, evento annuale organizzato dalla Fondazione Villa Ghigi di Bologna, (https://www.diverdeinverde.fondazionevillaghigi.it/ ) alla sua nona edizione che vede l’apertura di giardini interni ai palazzi storici della città, tra il 27 e il 28 maggio 2023 (evento promosso insieme al Comune di Bologna).
In questa esposizione di dipinti, grafica e fotografia, gli artisti interpretano ed esprimono attraverso la loro libera creatività, il tema della salvaguardia della natura, dell’ambiente, piante, animali, boschi e riserve, ribadendo il valore della biodiversità.
La Corte di Felsina che ha sede nel cuore del centro storico bolognese, ospita per l’occasione le opere di più di trenta artisti di varie discipline creative.
Espongono:
Cristina Andreoli, Maura Angeletti, Paolo Bassi, Elena Bellaviti, Luisa Bergamini, Simona Braiato, Eraldo Buffatello, Patrizia Da Re, Eroif Danilo Fior,e Fernando Falconi, Adrianos Ferrari, Gabrio Vicentini, Alessandra Generali, Annalisa Gheller, Daniela Gherardo, Gio.Batta Giovanna Battagin, Tiziana Gualandi, Maria Luigia Ingallati, Fabrizio Malaguti, Aneta Malinowska, Irene Manente Mariquita, Graziella Massenz Nagra, Mariella Mazzola, Mario Modica, Mo.Vi.Da.111 Vito Davide Monaco, Rodolfo Savoia, Claudia Spaziani, Moira Lena Tassi, Maria Luisa Vergara, Laura Zilocchi, Stefania Zini.
Sabato 20 maggio alle ore 18.00: Vernissage con una performance dell’ artista Moira Lena Tassi sul tema della salvaguardia della natura
Domenica 21 maggio alle ore 17.30: Incontro con lo studioso, docente in agraria, prof. Aldo Zechini D’Aulerio: L’ importanza delle piante nella nostra vita
Sabato 27 maggio alle ore 17.30: La scrittrice Chiara Vergani presenta il suo libro IO SONO DARTY (Brè editore). Il saggio narra aneddoti sul comportamento del del gatto domestico all’interno dell’ambiente familiare in cui vive.
Introdurrà l’evento la scrittrice Valeria Celli che narrerà aneddoti sull’entomologo, promotore della biodiversità nelle piante, Giorgio Celli, scomparso nel 2011, grande estimatore dei gatti e autore di molti testi che narrano del mondo dei felini domestici.
L’ingresso alla mostra e agli eventi è libero.
L’esposizione resta aperta tutti i giorni dalle ore 15.30 alle 19.00, fino a domenica 28 maggio 2023
Presso La Corte di Felsina, via Santo Stefano 53, Bologna.
www.lacortedifelsina.it