L’artista è nato a Sermoneta, in Lazio nel 1940 e nella sua lunga carriera, si è sempre dedicato, principalmente, allo studio dell’astrattismo utilizzando e gestendo una varietà di materiali tra i più disparati, tra cui materiali di riciclo ed elementi polimaterici a volte uniti con il metodo del collage.
Il suo gesto creativo si esprime dunque su i più disparati supporti come nella serie di lavori su carta e cartone ondulato, ma anche come nel gruppo di lavori dedicato alla natura in cui l’artista decora le su tele con materiale vegetale come alghe tipiche del suo territorio.
Il segno veloce e istantaneo che esprime la personale percezione del mondo naturale lo si riscontra nella serie di opere dedicate al movimento in volo, degli uccelli migratori: questa è una delle tematiche che Fernando Falconi riprende in gruppi di opere denominate ‘Garriti ‘. Altri lavori caratterizzanti il suo tipico lo stile astratto sono il gruppo intitolato ‘Tentazioni’, la serie dedicata al ‘Cosmo’, il ciclo di tredici tele sull’ Eclissi e infine , il gruppo di opere sul tema della pubblicità e dei media , che porta il titolo ‘Spazio per Affissioni‘.
Nel suo percorso formativo ha incontrato le avanguardie rivoluzionarie della seconda metà del Novecento, quelle che hanno segnato la storia dell’arte contemporanea.
Allevo del celebre maestro Toti Scialoja, ha conosciuto personaggi che hanno fatto la storia dell’arte novecentesca -uno tra i tanti, Carlo Levi- e oggi la sua creatività è ormai giunta ad una svolta: la capacità di trattare con una certa filosofia serafica le grandi tematiche quelle del cosmo che ci circonda.
Le opere di Fernando Falconi sono state esposte in varie parti del mondo e attualmente sono in permanenza alla Camera dei Deputati, Sala Enrico Berlinguer, a Roma.
Nel 1978 ha fondato il Centro Arte e Cultura di Sermoneta e nel 1995, ha promosso la rassegna d’arte contemporanea ‘Eventi’.
(Testo di Anna Rita Delucca)
Dal 1972 ad oggi ha realizzato mostre collettive e personali in musei pubblici e gallerie private in Italia e all’estero, tra cui la Pinacoteca di Latina, la Galleria Nazionale di Monza, la Biblioteca Borromini di Roma, La Collezione Zavattini di Bologna, Museo Polizia di Stato, Roma.
Sue opere in piccolo formato sono presenti presso il Museo MAGI di Pieve di Cento (Bo) e pubblicate sul Catalogo delle Collezioni Permanenti “G.Bargellini”.
Mostre collettive e personali più recenti:
CHIMERE – Dal 14 al 22 maggio 2022. Mostra collettiva ,In occasione degli eventi Art City- White Night Artefiera di Bologna 2022, Con il Patrocinio del Comune di Bologna e di ArteFiera, presso La Corte di Felsina Associazione Arte e Cultura,Bologna
ASTRI Scienza e Magia– Dal 5 al 19 luglio 2020. Mostra collettiva sul tema delle costellazioni. Ospite l’astrofilo Thomas Mazzi per la conferenza : ‘Costellazioni -orientarsi nello spazio e nel tempo’, presso La Corte di Felsina associazione Arte e Cultura, Bologna
Miscellanea 2020 – Eventi correlati ad Art City White Night Arte Fiera di Bologna Dal 25 gennaio al 2 febbraio 2020. Con il patrocinio del Comune di Bologna ,presso La Corte di Felsina Associazione Arte e Cultura, Bologna
Sala personale dedicata alla Serie: ECLISSI nella mostra collettiva I Simboli nell’Arte. Dal 3 all’11 febbraio 2018 . La Corte di Felsina Associazione Arte e Cultura, Bologna
Artisti a La Corte di Felsina – Cinque anni di arte e cultura. Mostra collettiva degli artisti in occasione del quinto anniversario dalla fondazione dell’associazione arte e cultura La Corte di Felsina – Dicembre 2017
Galleria Nazionale Delta Arada Romania
Libro d’artista Museo di Bassiano ( Lt )
Mare nostrum Castel dell’Ovo Napoli, Mare nostrum Ancona
Biennale Museo D’arte contemporanea di Romania
La pandemia in arte, Proiezione presso Biblioteca Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma
Devortium Chiesa di S.Michele Arcangelo Sermoneta (Lt), Galleria Castello Maddaloni di Caserta,
Millecinquecento pittori di tutto il mondo presentano ognuno 30 miniature presso Atelier Montez Roma
Partecipazione a Fiere dell’arte: Artexpo Arezzo, Naf Napoli, Grandart Milano.
Mostra Collettiva Fine art and Aantiques Fair, Dubai, 2007.
Mostra Collettiva a Roma EXPO, 1997
Mostra Collettiva Biennale di Malta 1995
Mostra Personale a Latina, Galleria Lydia Palumbo Scalzi, 2003
Mostra Personale a Roma, La Cuba d’Oro, 1999
Mostra Personale a Velletri, Galleria Il Narvalo, 1997
Mostra Personale a Sermoneta, Castello Caetani, 1994
Mostra Peronale a Sermoneta, Pinacoteca Comunale, 1989
Mostra Personale Mortagne (Francia) Centre Culturel, 1986
Mostra Personale Latina, Pinacoteca, 1972
Opera in permanenza presso la Camera dei Deputati, esposto nella Sala dedicata ad Enrico Berlinguer.
Opera sulla Pandemia, è stata proiettato nella biblioteca della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Opere in piccolo formato esposte in permanenza presso il Museo MAGI di Pieve di Cento (Bo) e pubblicate sul Catalogo delle Collezioni Permanenti “G.Bargellini”
Hanno scritto di lui:
Francesca Piovan
Vincenzo Scozzarella
Elio Rumma
Azzurra Piattella
Carlo Fabrizio Carli
Giovanna Aragozzini
Giorgio Di Genova
Raffaele Gavarro
Guglielmo Gigliotti
Barbara Martuscello
Maria Gabriella Mazzola
Adriana Mazzola
Roberto Vignati
Anna Rita Delucca
ed altri di cui testi e cataloghi sono elencati nella bibliografia del libro ‘Fernando Falconi- Astrazioni Compositive- Cangemi editore, Roma.
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Fernando Falconi e il ciclo delle 13 Eclissi
Queste quattro opere di geometria astratta, composte con tecniche miste (tra cui materiali vegetali e foglie, sapientemente elaborati con sabbie ed altri elementi mischiati al colore , per l’ottenimento di una esaltante armonia estetica), fanno parte di un ciclo di tredici tele che porta il titolo di ECLISSI.
Si tratta di una rappresentazione simbolico /astratta dell’ Ultima Cena di Gesù di Nazareth che, a differenza delle raffigurazione pittoriche o artistiche tradizionali, qui viene narrata separando ad uno ad uno i 13 commensali ( Gesù e gli Apostoli).
La Crocifissione, secondo le notizie dei vangeli sinottici (ma pure secondo vari vangeli apocrifi), risultò essere accompagnata da una eclissi di sole durata tre ore nel venerdi di Passione.
…Nel ciclo delle ‘Eclissi’ s’intuisce una evocazione dell’ Ultima Cena precedente il grande gesto del Divino resosi umano.
Un sacrificio ‘oltre il possibile’ , preceduto dal presagio serpeggiante nel gruppo dei dodici mentre l’ ulteriore presenza è l’uomo /divinità, colui che compirà l’estremo rito, sacrificale ma salvifico .
Questa è l’idea sfiorata nelle tredici tele raffiguranti, ciascuna, una perfetta geometria concentrica: tredici opere separate, non un gruppo compatto ma tredici idee distinte ed autonome, ognuna con la propria ESSENZA definita, ognuna con il proprio presagio nascosto dentro di sé, un presagio di olocausto che nel contempo, però, è anche speranza per una nuova era, già preparata nonostante il suo compimento sia reso attuabile solo da un estremo sacrificio.
La speranza, lo stato d’animo e l’essenza stessa di ciascun elemento apostolico ivi rappresentato, sono evocate dall’artista non soltanto attraverso le dinamiche geometriche e del segno ma pure tramite una minuziosa, mirata scelta dei cromatismi, simbolicamente selezionati, quindi stesi con dovizia di dettagli tecnici e materici .
‘ Eclissi’ n.7, per citare un esempio, raffigura una corona cerchiata in rosa (simbolo di passione e purezza) la quale contiene al suo interno una tela di sacco grezza, stampigliata di scritte nere quasi a sottolineare la durezza del sacrificio che verrà inferto da mani rozze , ignoranti della gravità sovraumana e delittuosa del loro operare .
Tutto il quadro è sferzato di rosso .
Il dramma delle ferite inferte si percepisce appieno nell’effetto impattante dell’intero contesto scenico.
Suggestione ed impatto visivo costituiscono una miscela strategica nell’attrarre l’attenzione dello spettatore verso un’autonoma espressione artistica del mondo delle idee.
( Tratto dal testo di Anna Rita Delucca, settembre 2017)